top of page
strisciablog.jpg

Per guardare la vita dall'alto

e vedere il mondo con gli occhi di Dio

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO

leggi | rifletti | prega | agisci

VUOI RICEVERE IL COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO SU WHATSAPP?

icona-whatsapp-300x300.png
civetta_edited.png
Se vuoi ricevere il post quotidiano della Parola del giorno su WhatsApp, compila questo modulo. Ti inseriremo nella bacheca "La Parola del giorno" da cui potrai scaricare il link.

Il tuo modulo è stato inviato!

Cerca
Immagine del redattoreComunità dell'Eremo

Ascolto e confidenza



Dal Vangelo secondo Luca

Lc 10,13-16

In quel tempo, Gesù disse:

«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

 

Ai settantadue discepoli, inviati a due a due per annunciare il regno di Dio, Gesù dice: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me”. Non solo dunque ai dodici, agli apostoli e ai suoi successori, ma a tutta la comunità cristiana, chiamata ad essere corpo vivo di Cristo, sua voce, sua presenza, sua azione nel mondo.


Ora, noi sappiamo bene Gesù “è la Parola del Padre e il cristiano è figlio dell’ascolto, chiamato a vivere con la Parola di Dio a portata di mano” (Papa Francesco), ma questo ascolto è davvero fecondo se a nostra volta, con la vita, prima e più che con le parole, diventiamo “parola di Dio”, viva, efficace, autorevole, coerente.


C’è dunque una calda amicizia con Lui da accogliere, custodire e tenere accesa come lampada sul candelabro, sempre pronta a far luce a tutti quelli che sono nella casa (Mt 5,15).

C’è una confidenza, un’intimità da attizzare al fuoco della fiducia in Lui affinché nessuno, guardandoci, abbia un alibi per la sua tiepidezza e si senta in diritto di ridurre la sua relazione con il Signore a un rapporto impersonale, freddo, di facciata.



Chi ascolta voi ascolta me”

  • Le nostre parole, i gesti, la vita, quanto sono “parola di Dio”?

  • Con quale stile percorriamo le strade del mondo per far risuonare l’unica Voce che salva?

  • Quanto curiamo l’acustica della trasparenza, della resa docile a Cristo?

  • Oltre le chiacchiere e le finte discussioni di chi ascolta solo sé stesso, sappiamo pronunciare parole di vita e di speranza spinti dall’urgenza della missione?

246 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page